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Consiglio “letterario”

I’m sorry as this is likely to appear on Gentoo Universe at least, it’s an Italian entry, my second one since I use this new blog, but for this time, I feel like writing this..

Allora, dopo tutto il fastidioso problema durato tutto agosto con Telecom Italia, Wind e Sielte che giocavano a saltare la corda col mio cavo del telefono, poco prima che poi effettivamente mi ridessero la linea, ho deciso di fermare per un po’ la lettura di The eye of the world per dedicarmi ad una lettura italiana (più semplice e rilassante) e possibilmente che mi facesse ridere (perché la prospettiva di rischiare di perdere quei pochi lavori che avevo a causa dell’inattività da connessione non mi faceva certo allegria). Ho trovato per caso in casa, acquistati da mia madre alla fine degli anni ‘80, inizio anni ‘90, alcuni libri di Luca Goldoni (non il drammaturgo veneziano, quello è Carlo Goldoni). Conoscevo l’autore per la sua rubrica su Sorrisi, e mi è sempre piaciuto il suo stile tagliente e ironico.

Beh, tagliando corto, ho finito con il leggere per primo Dipende, e per quanto fosse stato scritto 26 anni fa, ben poco è cambiato. Sono cambiati i personaggi della politica, sono cambiati i problemi diretti, è cambiata la valuta, ma i comportamenti dei nostri politici, di qualsiasi parte, sono sempre gli stessi. Mi ha fatto sorridere leggere di come all’epoca ci fossero professionisti che dichiaravano un milione duecentomila lire, mentre ora dichiarano 1200 euro… almeno dichiarano qualcosina di più 😉

Non ho letto libri più recenti, perché non ne ho in casa, ma sono sicuramente intenzionato a cercarne. Voglio poi consigliare caldamente un libro meno “divertente”, e più serio, a parte il titolo, si tratta di Sempre meglio che lavorare, che contiene diversi racconti di quando Goldoni faceva l’inviato in zone di guerra. Anche in quello tante cose non sono cambiate; sono cambiati i nomi, i governi, i regimi, ma le guerre sono sempre molto simili…

Questo è un mio consiglio generale sui libri italiani, che non sono esattamente il mio pane quotidiano in genere, visto che preferisco leggere in inglese, e solitamente autori stranieri, se escludiamo Pirandello (che rimane il mio autore italiano preferito di tutti i tempi)… magari a qualcuno può interessare e magari qualcuno lo seguerà e concorderà con me 🙂

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