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Scegliere la propria strada

Non so perché stia scrivendo questa entry, visto che era iniziata come una riflessione personale con il mio ‘psicanalita’ Fool, ma tant’è.
Oggi ho iniziato a rendermi conto di quanto può essere difficile per una persona ‘comune’ scegliere cosa vuole fare nella vita appena usciti dalle medie.
Parlo di persone comuni come le persone che hanno sì dei sogni, ma nulla di ancora troppo esaltante. Divido questa categoria, perché ne faccio parte: io so fare quasi solo una cosa nella vita: programmare (ed eventualmente scrivere racconti fantasy di categoria n-1… di ennesima categoria sono quelli di Jean Rabe 🙂 ), quindi la strada che ho scelto è praticamente l’unica concepibile.
Me ne stavo già rendendo conto in questo periodo, vedendo i miei amici che sceglievano la propria università, finendo per spaccarci in almeno 4 sedi diverse (Ziotto ancora non ha deciso), di cui solo 2 legate ad informatica.
Ma quello che è stato veramente illuminante, è stato parlare con la sorella minore di mio cognato (che non sentivo da diversi anni per la verità), che sta per entrare al triennio di ragioneria, ma che non sa ancora se le piacerà, non essendoci granché di alternative.
È vero, a 13/14 anni non è semplice decidere cosa si vuole fare nella vita, se non si ha già una passione/capacità specifica come nel mio caso.
Non saprei cosa dire, prendo solo atto di ciò, per la prima volta nella mia vita, poiché come ho detto, le mie scelte fin ora sono state facili, non avendo alternative da scegliere.

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