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Una lunga notte

Quella che è appena passata si può a tutti gli effetti reputare una lunga notte per me.
Sono stato fino all’una a programmare, sia un programma di cui parlerò dopo sia il programma dei preventivi che devo consegnare per lavoro lunedì. Maledetto java, come azzo faccio a mettere degli spazi?
A questo punto decido di andare a leggere un po’ e poi dormire, prima delle due ho spento la luce e sto preprandomi a dormire, ma non ci riesco. Continuo a provarci e cado in dormiveglia, senza mai però addormentarmi del tutto. Tra l’altro dopo un po’ comincia a prendermi la stessa sensazione che ho di solito dopo un incubo e quindi di dormire non c’è modo.
Mi rimetto a leggere il secondo romanzo della trilogia Magus (troppo incentrata sul sesso a mio avviso, ma non completamente da buttare), ma non riesco a stare fermo a leggere una nottata intera, a meno che non sia un libro appassionante come L’isola dei cani di Patricia Cornwell e non ho assolutamente niente di meglio da fare. L’anno scorso ho letto quel libro in una nottata sola. Decido quindi di andare su Defiant e mettermi a lavoricchiare un altro po’. Passando su irc trovo inquis che non è away e così parlotto un po’ con lui della mia esperienza con Linux-on-Ibook, ma dopo un po’ mi abbandona anche lui. Continuo a lavoricchiare e poi torno in camera. Sono le sei meno dieci.
Continuo a leggere il libro, ma in quello vedo una cosa che non mi piace affatto… la luce si spegne per una frazione di secondo, ma completamente, abbastanza per mandare in tilt il povero alimentatore di Defiant (che tra l’altro deve buttar fuori parecchia corrente per alimentare quello che alimenta) e riavviare quindi la macchina. La cosa non mi piace neanche un po’ come già dicevo, perché non è la prima, ma la terza in tre settimane, soloc he le altre due me ne sono accorto solo perché ho trovato la Defiant riavviata, e quindi non volevo chiamare l’enel nel dubbio che magari fosse un problema del computer. Stavolta sono certo che è un problema generale e quindi sono cazzi loro (tutte e tre le volte è andata via in un’ora compresa tra le sei e le sette del mattino, a quanto affermava l’uptime di Defiant e i log di irc.
A questo punto torno in studio, sistemo Defiant, la riconnetto e torno in camera a finire di leggere il libro. Finito il libro (più tardi inizio il terzo e ultimo, poi passo a un po’ di gialli), sono tornato in studio a completare il lavoretto che stavo facendo.
A questo punto posso svelare che si trattava di ksfv, un frontend per KDE per la gestione dei file SFV (Simple File Verification), anche se al momento permette solo di controllarli e non ancora di crearli. Sono riuscito a rilasciare la versione 0.1 e quindi per ora posso attendere come reagirà l’utenza e poi mi rimetterò al lavoro per la 0.2 con supporto creazione.
Ma prima, ho dei lavori pagati che mi attendono, visto che altrimenti resto senza soldi per pagarmi l’attrezzatura di rete e il disco rigido, per fortuna il controller SATA me lo regala mia sorella 🙂

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