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Chiamatela iella aka Linux Desktop

Ok, Defiant sta girando tranquillamente dalle 2.14 con un disco SerialATA che sta guadagnandosi bene il pane. Sono contento di ciò, e ho anche già copiato tutta la roba di Voyager sul fisso.
A questo punto stavo procedendo alla check list per installare Debian sul portatile, ma… c’è un problema… per installare debian mi basterebbe, è vero, il normale CD di Debian, ma per la manutenzione mi servirebbe almeno un LiveCD che parta. E come potete immaginare un LiveCD per Intel non funziona su un Apple. Per fortuna ci pensa la solita Gentoo con il suo LiveCD..

Il problema è che ho un solo CD vergine…….
Ma che iella!!!!!

A parte ciò, tra ieri e oggi sto inviando una marea di bug sul bugzilla di KDE per la beta1 di KDE 3.3, che pare avere più problemi noiosi dell’alpha1. I miei colleghi kde developers mi odieranno…
Nel frattempo sto anche discutendo sulla mailing list di ExtraGear per la creazione di una libreria comune per condividere codice tra i progetti extragear e non (ovviamente ATMOSphere è in testa tra quelli che hanno bisogno di accedere a questa libreria).
Certo però che finché non ci sarà modo di fare tutti i task giornalieri SENZA accedere ad un terminale testuale, Linux non sarà mai a portata di luser. Me ne ha fatto rendere conto l’altra sera la mia amica, quando stavo avendo problemi a montare un floppy e scriverci sopra. KDE è sicuramente più avanti di Gnome in quanto a user-friendlyness, ma ancora manca di alcune cose.
Mi ritrovo ad usare molto spesso il terminale per fare certe cose, sopra a tutto gestire emerge, ma questo da un lato potrebbe essere normale (per quanto una bella gui non sarebbe male), ma anche per il client BitTorrent (mldonkey ha qualche problema ultimamente a riguardo), e per vedere la quantità di spazio libero (lo so che c’è KDiskFree, ma è rintanato in un menu assurdo e non mi piace neanche più di tanto).
KConfigEditor aggiunge un’utility in più per evitare di andare troppo in dettaglio, ma mancano ancora tante cose anche a lui, tra cui un’icona e il fatto di metterlo dentro al menu da qualche parte.
KSambaPlugin invece è rivolto alla parte ‘super utente’ e permette di configurare Samba senza aver bisogno di aprire /etc/samba/smb.conf, usando semplicemente il Control Center, ma ancora non è completissimo, e poi KDE 3.3beta1 ha problemi con la modalità amministrativa di Control Center.
D’altro canto, KNode, il news reader di KDE fa abbastanza acqua: oltre al fatto che non segue né la linea di KMail (predisponendo più identità), né quella di KDE (prendendo i dati dal Control Center) per la gestione del nome e dell’indirizzo email, il supporto GPG è abbastanza pessimo e non supporta OpenPGP/MIME (che invece supporta KMail), ha problemi ad identificare quanti post sono già stati letti e quanti no, e via dicendo.
Manca poi un client IRC decente, X-Chat è l’unico client grafico decente, KVirc, per quanto fosse il mio preferito fino a qualche tempo fa, sta diventando troppo bloat a causa sia della necessità di mantenere la compatibilità con Windows (quindi devono riscriversi quasi tutte le classi invece di usare direttamente quelle di KDE), sia del fatto che non è così modulare come sembra, basta vedere i 18mila switch presenti sul ./configure .
Invece KDevelop sta raggiungendo poco alla volta la perfezione, visto che ora ha anche l’integrazione con QT Designer per disegnare le finestre e un suo ‘Assistant’ dove tenere e indicizzare la documentazione, non solo di QT, ma anche di tutte le librerie di KDE. Ok mi è appena crashato tra le mani, ma inutile dire che è anche questo in beta1 🙂
Dal lato giochi, sto vedendo che non è così semplice come speravo: mentre di solito per Unreal Tournament non ho nessun tipo di problema, ne sto avendo con Frozen Bubble, perché non ho modo di definire quale device audio usare, se Alsa o aRTs, e finisce col crashare se non riesce ad accedere correttamente al device.

Insomma, strada da fare ce n’è, ma sicuramente si è molto più avanti di un paio d’anni fa.

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