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Delirio di onnipotenza

Qualche tempo fa (oddio saran passati un paio d’anni ormai) mi divertivo molto a girare negli ambienti di emulazione, a partire da ic(s)e e finendo a gestire la rubrica di emulazione dell’ormai defunto Dragons.it (qualcuno potrebbe obiettare che all’epoca gestivo tutto Dragons.it, a partire da Windows 2000 e finendo con forum e praticamente tutte le rubriche tranne quella di Quake3 Arena che era demandata a Tacu, gestivo invece quella di Unreal Tournament, e sono stato il primo server europeo di ThieveryUT), e tra le tante cosa che avevo letto all’epoca, mi è rimasta impressa la proporzione tra il videogiocatore di emulatori che si costruisce il proprio joystick ‘vecchio stile’ e il Cavaliere Jedi che si costruisce la propria spada laser. Sicuramente un bel paragone.

Un paragone simile si può fare con lo sviluppatore che costruisce il proprio programmatore PIC. Visto che mi sono arrivati scatoloni di integrati di qualsiasi genere, e che ieri il mio professore di elettronica mi ha dato la breadboard che mi aveva promesso per dopo gli esami (corredata da un bel po’ di cavetteria, lo ringrazio nuovamente se per caso arrivasse a questa pagina), oggi sono andato in un negozio di componenti elettronici per fare un po’ di acquisti: una millefori in vetroresina, un po’ di resistenze, led, diodi, condensatori, zoccoletti e via dicendo.
Tutto ciò per potermi creare un alimentatore stabilizzato a 5V (che funziona benissimo!) e questo programmatore PIC (che come potete vedere non è propriamente minimale), che devo ancora provare però, visto che dalle 20 che l’ho iniziato l’ho finito alle undici e un quarto.
Comunque è un’esperienza molto divertente, ad esclusione di uno zener che mi odiava, e prima doveva finire in un foro che avevo precedentemente ostruito, e poi una volta infilato in questo è rimasto bloccato a metà, impedendomi di spostarlo perché per sciogliere lo stagnod iventava incandescente tutto il braccetto, per finire quando si è infilato nel buco nel modo giusto dopo aver rimosso lo stagno, quando l’ho saldato mi sono accorto di aver sbagliato buco dall’altro capo.. sob!

Tra l’altro mancando un seghetto per ferro in casa, per riuscire a rompere la millefori ho dovuto ritrapanare sui fori di contorno dell’alimentatore col trapano e la punta da 3, a quel punto ho praticamente distrutto il contorno ed è bastato tirare per strappare come per i francobolli. Il programmatore però è nettamente più grosso, quindi mi sa che mi ci vorrà perlomeno il seghetto che domani il fidanzato di mia sorella mi presta.
Poi mi serve un programmatore per il ds89c420, ma questo richiede probabilmente anche di collegarsi con l’alimentatore quindi sarà un po’ complesso, per quanto consista di base da due integrati (a cui si aggiungono due condenstaoti e un 7805 se devo alimentarlo).

Certo però è una bella soddisfazione prepararsi un circuito elettronico e vederlo funzionare 🙂

Un esaltato Flameeyes

P.S.: Ah dimenticavo, purtroppo stasera ha tirato le cuoia anche il mio multimetro :'(
Domani vado al Brico che devo prendere anche un altro paio di cose (tra cui un seghetto da ferro per me), vedrò di comprarmene uno che costi più di 4600 lire 😛

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