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Peregrinazione elettrica

Allora, oggi sono andato a farmi un giro presso un Brico Center per fare un po’ di acquisti, mia madre voleva uno scaffale, e io avevo sentito l’altra sera un brutto rumore su una presa elettrica della cucina che richiedeva una sostituzione (l’impianto elettrico è molto, molto vecchio, e ho dovuto sostituire già tutte le prese e i cavi dello studio (con dei Vimar Idea, che costan meno), una presa in camera di mia madre, una in camera mia, e metà di quelle del salotto (nella parte dove abbiamo messo su le perline).
Anche stavolta ho optato per la Vimar Idea (perché costa meno come pezzi di ricambio, anche se c’eran le bticino in offerta a un prezzo quasi equivalente), così ho preso una coperatura a parete, una cornice bianca arrotondata (non s’intona per niente con quelle d’ottone che abbiamo quasi ovunque, ma non importa), una BPresa e una universale (quelle che occupano due posti), per le prese Shuko o come ‘azzo si scrive.
A questo punto appena arriviamo a casa, apro i balconi per far entrare la luce, vado a prendere il mio multimetro da battaglia e un cavo per testare la presenza della corrente, e controllo che legga la corrente (ah ovviamente prendo il cavo da passare, peccato che in casa mi siano rimasti solo cavi marroni e blu, della fase, e nulla per la terra, poco male, tanto l’impianto usa solamente i cavi marroni per le fasi, quindi lo farò anch’io e userò il blu per la terra). Poi vado dove abbiamo il quadro elettrico per cercare qual’è il selettore da staccare. Sul nostro quadro ci sono 6 interruttori: il salvavita, il generale, piano terra luce e forza, primo piano luce e forza. Teoricamente la presa giusta sarebbe piano terra forza, ma non funziona, sia la presa, sia il frigorifero sono ancora attivi. Poi ho provato con piano terra luce, niente. A questo punto mi trattengo dal maledire chi ha preparato il nostro impianto elettrico per andare a spegnere il computer al piano di sopra (collegato tra l’altro alla luce), e poi provo a staccare il primo piano, ancora niente…
Ok, stacco il generale, e finalmente frigorifero e presa si isolano. Riattacco i 4 selettori, visto che ormai dovrebbero essere isolati, ma per magia appena rialzo il selettore piano terra luce mi si riaccende in faccia la luce della cantina . . .
Ok, l’unica cosa che resta da fare a questo punto è staccare tutti gli interruttori, comprensivi di quello del contatore.
Ci siamo, a questo punto non può esserci ancora corrente, apro la placchetta, svito l’armatura, e… mi resta in mano mezza presa: tutti i cavi di fase si sono staccati, ecco cos’era il rumore che sentivo. Decido quindi di prepararmi a inserire la nuova presa, ma sono costretto a tirare un po’ troppo i cavi che vengono dall’altra parte del muro, e mi rimane un cavo della fase in mano. Evviva.
Apro la scatola della presa dell’ingresso (proprio dall’altra parte del muro), e guardo.. anche là i cavi sono vicini a staccarsi appena prendo in mano la presa. Visto tra l’altro che i due cavi di fase sono troppo corti, decido di ripassare anche quelli, li passo, e li attacco alla presa dell’ingresso, avvito con trapano e poi anche a mano, e rimetto su la presa.
Dall’altra parte a questo punto finisco di chiudere i cavi e provo a metter su la presa… AHI!
Dovete sapere che anche in cucina abibamo le perline, messe su da quello che dovrebbe essere mio zio, che è completamente imbranato con l’elettrotecnica. E per fissare le prese, ha usato delle viti autofilettanti sul legno anziché usare delle viti più lunghe e allacciarsi alla scatola dietro.. tra l’altro usando le vimar idea (che sono leggermente più larghe delle bticino (tra l’altro prima ce n’era una sola al centro), non riesco a far entrare la nuova presa nello spazio minimo che ha lasciato.
Prendo prima la raspa (ma tirar via sei millimetri con la raspa non è così semplice), e poi preferisco usare il trapano prima con la punta da due, poi da quattro e infine da cinque per rompere il legno nel punto in cui avevo bisogno di spaizo, e poi raspando per evitare schegge. A questo punto provo, ma non ho in casa viti abbastanza lunghe… sob
Decido che è il moemnto dell’arma finale. Dovete sapere che sulla piastra a muro delle vimar ci sono 4 abbassamenti da forare per fissarla sul legno o su muri che non prevedono la classica scatola standard. Foro quindi col trapano (punte 2 e 5) due di quegli spazi (in diagonale), e prendo due viti autofilettanti, appoggio alla perlina, e via di avvitatore.
Finalmente ho finito e posso chiudere la presa, e poi mettere anche la cornice e riattaccare la corrente.
Evviva!

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