Quinta ora

Sì lo so che non è più la quinta ora, ma era la quinta ora quando ho iniziato a pensare a questo post. Non ho potuto postarlo subito, per quanto fossi di fronte al portatile collegato alla rete della scuola, in un laboratorio non mio (quello di sabato per intenderci), perché stavo aiutando sempre la mia solita amica, sempre sul solito sito dell’esame (visto che il suo compagno di turno ha dimenticato di prepararle il materiale, come volevasi dimostrare). Praticamente ora ho il menu Network Location di MacOS che tiene quasi tutti i laboratori, visto che solo oggi ne abbiamo cambiati 3.
Bisogna ammettere che tutto questo mi fa pensare: che azzo ci sono andato a fare io oggi a scuola? Risposta: a seguire la lezione d’italiano l’ultima ora.

Proprio durante questa lezione, mi è venuto alla mente quello che poteva essere benissimo un buon topic per un’entry: il prof, osservando i miei compagni, ha domandato loro quanto avessero pagato le loro scarpe.. inutile dire che buona parte della classe è del tipo ‘se non è firmata non uso neanche la carta igenica’, e quindi subito si arrivano a prezzi che vanno da 80 a 150/200 euro.. a parte io e pochi altri che abbiam risposto ’20 euro in offerta’…
Ma siamo fuori di testa ragazzi 150/200 euro per un paio di scarpe magari neanche comode?!

E tutto questo perché? Perché la gente si fa infinocchiare dalle pubblicità in TV, dalle assurde idee che questa insinua nelle loro menti!
Giusto per dire, ora ho appena visto la pubblicità di una famosa marca di rasoi e accessori da barba… loro perlomeno hanno il coraggio di comparare il proprio nuovo prodotto in gel con la loro stessa schiuma da barba normale! Purtroppo sono poche le pubblicità che mettono in confronto prodotti della stessa marca, il più tende a comprararla con ‘altre’ cose, o addirittura a non parlare proprio del prodotto!
Mi viene da pensare a quella sottospecie di pubblicità per dei gioielli che insiste per andarla a vedere sul proprio sito perché ‘urterebbe le persone sensibili’… ma porco cane, sono dei gioielli, non dei vibratori!

Ci stiamo poco a poco trasformando in un clone dell’america, le nostre pubblicità assomigliano sempre di più a quelle americane, assurde, inutili, e senza significato. Ci sono certe pubblicità nel nostro passato che possono rimanere nella memoria, possiamo pensare a personaggi come Calimero, invece ora? Le pubblicità che non sono d’importazione fanno per lo più schifo, anche se possono vantare volti noti dello spettacolo, prendiamo la pubblicità di un certo detersivo che mostra delle prove di lavaggio, indicando in minuscolo che le condizioni di lavaggio sono simulate il che significa che non è assolutamente vero nulla.

A proposito, per chi fosse interessato a nuovi capitoli dell’epopea, oggi non è successo nulla di particolare, anche perché mi son dovuto sopportare tutto il tempo il compagno di gruppo della mia amica, che era l’unico ad avere un memory stick usb per fare il bridge tra dischetto e Voyager; perlomeno aveva un paio di canzoni che mi interessavano. Ora ho infatti il desktop di Voyager strapieno di files, considerando anche quelle del download di Gimp che ho dovuto scaricare per trasformare delle bitmap dei circuiti in formato PNG.

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