Sorry if this post is written in Italian, but it is related to an Italian issue and makes little to no sense for anyone who doesn’t speak Italian, so …
Spero che questo post possa essere d’aiuto ad altri, ma temo che possa solo mostrare una situazione che non può essere risolta in maniera semplice e soprattutto non da singole persone. Ma cominciamo dall’inizio.
Quando ho iniziato ad avere contatti da parte di clienti, datori di lavoro e pure amici senza dover disturbare i miei genitori, oltre che poter fare e ricevere telefonate anche quando mia madre fosse al telefono per ore con le sue amiche, ho deciso di prendere una numerazione VoIP personale da usare come “numero di ufficio”. All’epoca la scelta più economica e comune era Skypho di Eutelia che poi è stato semplicemente rinominato in Eutelia VoIP.
Sono anni che uso quel numero, e per un certo periodo (e anche ora in realtà, ma per poco), quel numero è stato presente nell’elenco telefonico, senza consenso alle chiamate commerciali. Fino a poco dopo aver aperto partita IVA, ho usato il numero per qualsiasi comunicazione che mi chiedesse un numero diverso dal mio numero di cellulare.
Purtroppo Eutelia ha sempre avuto un sistema VoIP pessimo, e mentre all’inizio era accettabile, ad un certo punto è diventato così fastidioso che ho deciso di spostare il mio numero ufficiale presso un altro provider, gestito da un mio amico e collega. E ancora purtroppo, Eutalia non permetteva la portabilità dei propri numeri di telefono, ancora più un problema perché un numero 0418 è riservato ad operatori non-Telecom. Quindi per non dover aver a che fare con il server SIP di Eutelia, l’unica mia scelta era quella di trasferire le chiamate verso il nuovo numero, il che significa che ogni chiamata trasferita era pagata, d’oh!
Ad ogni modo, già un anno o due fa cominciavo a ricevere chiamate da Telecom Italia proponendomi di rientrare in Telecom (dopo che l’avevo già fatto!), o di prendere contatto col nuovo responsabile di zona (che non esiste visto che ormai Telecom Italia usa agenzie da un bel po’ di tempo). Per un po’ hanno anche provato a propormi di riportare quel numero a Telecom (ogni volta che dicevo loro che quel numero non era Telecom), anche se sapevo benissimo che, essendo la decade otto (0418) riservata ad operatori diversi da Telecom, non avevano la minima chance di portar dentro il numero anche se fosse stato loro possibile avere accordi con Eutelia per farlo.
Alla fine, il numero è stato portato fuori da Eutelia, ed è controllato dal mio provider preferito, grazie ai nuovi regolamenti entrati in vigore a Febbraio 2011, che obbligano i gestori a fornire la portabilità dei numeri non mobili per i propri utenti. Questo significa che non ho più bisogno di effettuare trasferimenti di chiamata per tutte le chiamate, ma faccio comunque trasferimenti di chiamata quando non sono in casa (o per meglio dire in ufficio), in modo da non perdere le chiamate ma di riceverle invece sul cellulare.
Il problema è che dall’anno scorso, ogni due settimane, ricevo una chiamata di Telecom Italia: il copione è cambiato nel tempo, prima proponendomi di rientrare in Telecom, poi di passare a TIM, e ieri hanno iniziato con il “le facciamo sapere le nuove tariffe perché è un cliente di lunga data senza mai cambiare operatore” (prima dell’anno scorso, l’ultima fattura di Telecom che possa trovare, decisamente non intestata a me, è del 2001 o giù di lì). Tra l’altro, da un po’ di tempo a questa parte le chiamate arrivano con un caller ID 191, come se arrivassero dal call center di Telecom stessa.
Con il nuovo operatore ho richiesto di non essere aggiunto in elenco, principalmente perché per essere messo in elenco avrei dovuto pagare extra, e non ha né senso né importanza per me farlo. E appena ne ho avuto notizia ho iscritto il numero al registro pubblico delle opposizioni che permette di indicare espressamente una numerazione come una da non chiamare. Secondo il loro stesso status check, questo risulta convalidato da almeno il 27 Maggio 2011.
Ieri mi sono stufato, dopo aver ripetuto all’operatrice, stizzito, che non mi interessa e che non desidero essere richiamato per l’ennesima volta (no, non è la prima volta che glielo dico!), ho preso e chiamato il 191 (dopo tutto riportano quello come numero di arrivo). Spiegata loro la situazione, mi hanno indicato principalmente due possibili strade per gestire la cosa:
- chiedere al mio fornitore di aprire un reclamo presso il Ministero (dello Sviluppo Economico, suppongo), indicando data e ora dell’ultima chiamata, e richiedendo una verifica della concessione del call center;
- inviare a Telecom Italia direttamente un reclamo, se ho un’idea di quale agenzia stia utilizzando il call center.
La prima strada è un po’ scomoda, principalmente il mio fornitore mi ha risposto che preferirebbe non aprire il reclamo, perché altrimenti la prima risposta è un contro-reclamo verso di lui a cui deve difendersi. E questo potrebbe non portare a nulla di buono perché ci sono un po’ di metodi per girare attorno al problema e chiamare lo stesso anche se il Registro dovrebbe evitarlo.
La seconda.. dovrà aspettare almeno settimana prossima perché sono correntemente senza stampante (la mia si è rotta e il mio fornitore me ne sta cucendo una “semi-nuova”). E quindi ho provato ad optare per una terza strada.
Primo punto, credo di sapere quale agenzia sia coinvolta. Perché lo scorso luglio, nella speranza di far smettere queste chiamate (e con la scusa che ne avevo in effetti la necessità), ho preso appuntamento per “passare a TIM” (in realtà, mi servivano solo due SIM, una per questo portatile e una per l’iPad — mentre Tre è decisamente la più conveniente, TIM ha una copertura maggiore, e questo la rende insostituibile in certe situazioni). E mi han fornito subito appuntamento con un agente di zona. Ora, che questo appuntamento abbia creato un gran elenco di altri problemi è indubbio, ma il fatto che non mi abbiano fatto richiamare significa che lavoravano direttamente con l’agenzia di questa persona: Serenissima Informatica di Padova — sì son passato al name and shame e ora capirete perché.
Come dicevo, c’è stata una lunga serie di problemi relativi alla mia richiesta di due SIM; basti sapere che alla fine ho dovuto aspettare un mese esatto per avere TIM sul mio iPad. Per questo motivo ho il numero dell’agente sottomano per chiamarlo subito. Peccato che ieri non abbia risposto subito e abbia dovuto richiamarlo oggi; per fortuna si ricordava di me e del casino che era successo. Okay, partiamo bene. Continuiamo male però: perché invece di interessarsi direttamente, la sua risposta è stata abbastanza evasiva, dicendo che ci son tante agenzie a Padova, che anche se smettessero loro inizierebbero le altre e via dicendo. Diciamo che non mi ha convinto troppo.
Alla fine eravamo rimasti d’accordo che gli avrei mandato una mail con il riassunto del problema, il mio codice utenza per RPO, e che l’avrebbe girata ai suoi responsabili. Peccato che … la mail che mi ha lasciato sul biglietto da visita non esista. Il dominio che mi ha fornito non risulta neanche intestato alla stessa agenzia. Evviva.
Il risultato? Per ora aspetterò che il mio fornitore metta in produzione il nuovo sistema, che include una blacklist configurabile per le chiamate, in modo da bloccare le chiamate che paiono arrivare da 191. Tanto comunque lascio sempre il mio numero di cellulare come primo contatto, il numero dell’ufficio è un fallback se questo non fosse disponibile perlopiù.
E’ tutto inutile. E sai perché?Perché è data la possibilità di mascherare il proprio CLI.Anch’io sono tartassato da chiamate commerciali. E sono pure iscritto al registro delle opposizioni.Ma quelli continuano a rompermi le scatole. Ho scritto formalmente al Garante.La soluzione, in sostanza, consiste nell’identificare il disturbatore. Ma quello comunque non posso identificarlo: il CLI non acompare e la risposta tipica è: “Siamo l’ufficio commerciale di …”.Se veramente volete tutelare la mia privacy, impedite alla gente di mascherare il CLI. Tecnicamente è fattibile, lo so.