Non so come ho fatto a lasciarmi convincere ad aprire un blog, ma fatto sta…
Giusto per cominciare col passo giusto.. vi siete mai chiesti fino a che punto siamo diventati dipendenti dai floppy disk!?
Ero quasi riuscito a far passare tutte le crisi d’astienza di questo medium arcaico e superato, tant’è che avevo acquistato un fantastico iBook G4 che non ha il drive floppy, ma negli ultimi giorni, la vendetta del floppy si è fatta sentire.
Situazione: mi ritrovo al momento con due pezzi di recupero archeologico degni del faraone Ramsete: un Pentium 166 e un 486DX2. Per inquadrarci meglio, il 166 non è mio, è un vecchissimo modello desktop, con un tremendo harddisk della Seagate con ez-drive installato (cosa che lo rende illeggibile con il mio attuale computer), su cui è installato Windows 95; da questo reperto dovrei riuscire ad estrarre i dati all’interno dell’HDD per un lavoro. Invece il 486 è stato montato dal sottoscritto usando pezzi di recupero trovati sia da computer che mi eran stati dati rotti, sia cercando in una discarica che non renderò reperibile, e dovrebbe diventare il mio futuro server di stampa, per evitare di dover mettermi a installare parallele aggiuntive sul pc attuale, e per permettermi di stampare con l’iBook (che non dispone di parallela) anche quando il mio pc (Defiant) è spento o in mantenimento.
Ora, nulla di più semplice tirar fuori dati da un vecchio pc con Windows 95, quando si dispone di Samba e di una connessione di rete. Il problema viene quando quel computer non ha una scheda di rete, e io non ne ho neanche una a casa.
Nessun problema, il committente del lavoro compra una scheda di rete da installarci (su mio consiglio prende una Realtek, che funzionano ovunque), la monto e attacco il cross alla Defiant. Avvio il pezzo da museo, e inizio l’installazione della scheda. Prendo il floppy con i driver, e lo inserisco nel lettore, inizio la procedura di installazione dei driver, e tutto procede bene finché non mi chiede il CD-Rom di Windows 95… Ahia! Sicuramente il possessore del PC ha il CD-Rom originale, ma io non ne ho neanche una copia.
Fase 2: ho la scheda di rete, ho un cd della Knoppix, e ho un server FTP su Defiant… inserisco il cd nel lettore, riavvio, configuro il bios, attendo… e si pianta tutto! ma no!
A questo punto cerco un’alternativa, e la trovo nella distribuzione Trinux in floppy disk. Niente di più semplice, di sicuro il modulo della RealTek è presente, il problema è che non ho alcun FDD sulla Defiant. Decido quindi di prendere quello (non ancora testato) che avevo montato sul 486 (la Jenolen) e di attaccarlo volante alla Defiant; altro problema è che non ho compilato il supporto al floppy disk sul kernel, ma si risolve includendolo modularmente e ricompilando il kernel. Sistemato questo, avvio col floppy montato, ma niente ancora.. non ne vuole sapere di far funzioanre l’FDD!!!
E già tempo fa mi aveva fatto così con due diversi FDD… a questo punto comincio a temere per il mio controller floppy disk, che potrebbe esser partito. Per finire, come diamine farò per tirar fuori i dati dal 166 e per riuscire a installare sulla Jenolen una freebsd (via rete, ma partendo da dischetto?)
A questo punto inizia la mia ricerca per nuove vie, tipo quella di comprare un FDD nuovo e provare, il problema è che un FDD, che qualche anno fa costava 9000 lire, ora costa da un minimo di 9 ad un massimo di 11 euro, oltre il doppio!
Questa è la floppy dipendenza!