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Metabolizzando

Devo ancora riuscire a riprendermi correttamente dal voto di venerdì. Sinceramente non me l’aspettavo.
Al momento sto facendo un gioco di passaggi tra Defiant e Voyager per avere abbastanza spazio su Voyager per installare una Debian PPC con cui far andare poi Mac-On-Linux e dunque la famosa D-Link. Aspettatevi domani il terzo capitolo di D-Odissey con la soluzione al problema.

Visto che ora la scuola è finita, potrei iniziare a spedire alcune delle storie che ho scritto a riguardo di scuola mia (sulla falsariga di Storie dalla sala macchine), ma aspetterò ancora un po’ prima di farlo.

Domani mi aspetta una giornata dedita al bricolage e al riordinare la casa per cercare di far posto per tutti i campioni elettronici che ho ricevuto (e devo ordinarne ancora).

Una piccola nota riguardo al mio esame: per poter mostrare in azione il mio ATMOSphere, non avendo sul portatile Linux e KDE, e soprattutto non essendoci a scuola router basati su ATMOS, ho dovuto eseguire il programma a casa, connesso tramite SSH (con forwarding di X) da Voyager a Defiant, usando la sola public key di autenticazione. Avevo provato la connessione prima in un altro laboratorio per essere sicuro che funzionasse bene, e in effetti nessun problema. Il problema è stato quando ero nel laboratorio dell’esame.
Avevo montato il portatile (connessione elettrica, rete, mouse e monitor esterno, che andava su fino al proiettore e poi rientrava nel monitor che avevo di fronte, generandomi un po’ di mal di testa, vedendo due volte la stessa uscita) prima della discussione sul voto del compagno che mi aveva preceduto. A quel punto i professori mi han fatto uscire, e ho lasciato il portatile là, con la sessione ssh a casa già inizializzata. Quando poi sono rientrato e ho iniziato a parlare del programma, con nonchalance, o come azzarola si scrive, ho premuto un paio di tasti per aprire il programma… ma mi sono ritrovato con indietro un errore anziché l’inizializzazione del programma. Dopo un lungo momento di panico durante il quale ho continuato a parlare del programma e dei problemi avuti durante lo sviluppo, ho fatto in modo di chiudere X, riaprirlo, e riattivare la connessione. A questo punto ATMOSphere è stato lanciato (lentamente visto che nell’altra stanza c’era un eMule collegato a quella connessione che scaricava), e sono andato avanti.
Poi quando sono stato accompagnato di fronte al resto della commissione, ho lasciato il portatile collegato aperto e via dicendo, che proiettava lo schermo sulla parete proprio di fronte la commissione. Dopo un po’ che era rimasto fermo, il portatile -essendo collegato alla rete elettrica- ha fatto partire lo screensaver (se è a batteria lo screensaver non parte), che consiste di una serie di immagini passate in uno slide show animato, prese dalla directory degli sfondi. In particolare si tratta di un po’ di immagini tratte da Matrix, dall’universo fantasy di Tolkien (non solo LOTR come film), e da Evangelion.
Solo dopo che il mio esame era finito, un mio compagno che era rimasto ad assistere mi ha detto che il nostro professore di elettronica durante la mia interrogazione gli si era avvicinato dicendogli “Se appare qualche immagine strana, vai là e stacca tutto!”. Tra l’altro circa in quel momento ho notato il mio professore di italiano strabuzzare gli occhi.. lo slideshow era arrivato ad un’immagine molto ‘potente’ di Evangelion: episodio 19, quello in cui Shinji rientra nell’evangelion solo dopo che un angelo è entrato nella base staccando la testa all’eva02 e che Rei si è fatta esplodere con una bomba N quadro, dopo che l’Eva01 è entrato in Berserk, e si è attaccato il braccio dell’angelo al posto del proprio che gli era stato strappato via. Ecco, l’immagine ritrae proprio l’Evangelion 01 in Berserk, con le fauci aperte, gli occhi sgranti, e il braccio attaccato (che sembra umano in confronto al resto dell’armatura contenitiva).
Non è certamente uno spettacolo calmante, specie proiettato su un muro le cui dimensioni sono notevoli 🙂

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